Con riferimento alle Linee Programmatiche di mandato dell’Amministrazione in carica, ricevute in data 31 Ottobre 2017 e conformemente al vigente Statuto Comunale, con la presente i sottoscritti Consiglieri Paolo Camaioni, Massimo Corsi ed Andrea D’Ambrosio, in rappresentanza dei rispettivi Gruppi, espressione dell’Associazione Città Attiva, rendono note le osservazioni che seguono.

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Ci rendiamo conto perfettamente che il documento in esame costituisce la programmazione politica dell’amministrazione di turno per cui è destinato a ricalcare, in buona sostanza, quanto esposto nel programma elettorale. Non sempre risulta agevole entrare nel merito ed integrare i punti specifici così come delineati che costituiscono in molti casi delle generiche dichiarazioni di intenti ed espressione di buona volontà che poi deve trovare effettivo riscontro nei documenti ufficiali  (Bilancio di Previsione o Documento Unico di Programmazione).

L’aspetto che salta subito agli occhi è che non si accenna alla possibilità di impegnarsi per il rifacimento del Lungomare, né sul capitolo Lavori Pubblici, né su quello relativo al Turismo, ma si parla unicamente di piste ciclabili allargandone la realizzazione anche al lungofiume Tronto senza alcun riferimento alle fonti di finanziamento: a nostro giudizio, un accenno anche di massima a questa importante necessità rappresenterebbe un atto di coraggio che non può essere più rimandato, anche in virtù del fatto che nell’ultimo anno di mandato, attraverso la previsione di una variante sostanziale al progetto del “Bike to coast” ci si era avviati nella giusta direzione.

In merito a questo ultimo punto proponiamo di commissionare un progetto per la realizzazione di un percorso ciclopedonale che colleghi il centro cittadino di Martinsicuro con il civico Cimitero e la Torre di Carlo V; potrebbe configurarsi una soluzione in grado di armonizzare aspetti turistici, sociali e culturali al tempo stesso.

Genera, invece, qualche perplessità il passaggio in cui si accenna alla “realizzazione di aree gioco in tutte le piazze di Martinsicuro e Villa Rosa”. Posto che l’idea ci trova assolutamente favorevoli, vorremmo si chiarissero bene le modalità con cui perseguire questo valido obiettivo.

Ricordiamo, inoltre, che l’eliminazione delle problematiche legate agli allagamenti dei diversi sottopassi del territorio, soprattutto con riferimento a quello di via Bolzano, richiede investimenti cospicui con allocazione di risorse che, allo stato attuale, non è dato riscontrare nella variante apportata al Piano Triennale delle Opere Pubbliche.

L’ampliamento dei cimiteri comunali, cui la nostra Amministrazione ha dato una discreta continuità, dovrebbe anche indicare in quale direzione si vuole attuare, considerando soprattutto la possibilità di non proseguire ancora verso ovest e di prendere in considerazione le aree poste a nord ed a sud delle due strutture.

Sempre in tema di lavori pubblici e manutenzione, occorre chiarire con quali risorse viene finanziato “l’inserimento di figure professionali specializzate che affianchino gli uffici comunali e che si occupino prevalentemente di progettazione, ricerca di finanziamenti regionali, nazionali ed europei” laddove questa importante funzione fosse assunta da figure esterne. Essendo questo uno dei punti importanti del nostro programma elettorale, consigliamo di creare un Ufficio Europa valorizzando le risorse interne sulla base di quanto portato avanti da altre realtà municipali vicine alla nostra.

Passando ad analizzare le questioni urbanistiche, va bene proseguire nella revisione del Piano Regolatore Generale mediante l’attivazione di procedure partecipative con avvisi pubblici, tuttavia consigliamo di procedere con grande cautela, tenendo sempre nella massima considerazione l’interesse generale ed evitando una eccessiva frammentazione delle aree e dei comparti. Più che agevolare il ricorso allo strumento degli accordi di programma che, per loro natura, vanno a modificare il P.R.G., crediamo sia il caso di concentrarsi su quest’ultimo e convogliare al suo interno le migliori proposte possibili coinvolgendo le minoranze consiliari e prestando attenzione a tutti i vincoli sovraordinati.

Alla luce delle norme statali e con una buona dose di realismo, non crediamo sia impresa agevole la “rigenerazione dei siti industriali dismessi o la delocalizzazione di altri siti industriali”. Anche se il riconoscimento della Val Vibrata come Area di crisi complessa esteso anche al nostro Comune apre la strada ad importanti opportunità di consolidamento delle attività esistenti, per esperienza diretta siamo consapevoli che delocalizzare un sito industriale comporta investimenti davvero ragguardevoli che possono essere messi in campo soltanto attraverso operazioni che rischierebbero di stravolgere ulteriormente il tessuto urbano: la nostra azione amministrativa, negli ultimi 5 anni, si è sempre contraddistinta per il fatto di pretendere da tutte le Aziende del territorio il massimo rispetto delle regole legate alle immissioni ed alla rumorosità; sarebbe auspicabile continuare su questa linea senza prestare il fianco a facili illusioni da parte dei vari portatori di interesse.

Ricordiamo, infine, che il Piano Urbano del Traffico deve essere gestito a livello tecnico. Intendiamoci: va bene ascoltare le esigenze dei cittadini, dei comitati di quartiere e delle associazioni di categoria, ma poi esiste una logica che deve essere seguita e che non può prescindere dalle competenze specifiche, che siano quelle di un tecnico incaricato (esiste già un primo studio in tal senso) o del corpo della Polizia Locale, vi è una logica che deve essere seguita. Le stesse raccomandazioni valgono per la revisione dei sensi unici.

 Politiche Sociali, Sicurezza, Cultura: va bene l’idea di continuare a sviluppare una rete sociale, ma il Piano di Zona dell’Unione dei Comuni non prevede uno strumento simile a livello locale. Va precisato che molto spesso sono state proprio alcune associazioni a non collaborare nella creazione della rete sociale medesima.

Va bene cercare di sviluppare l’idea di una banca del tempo che potrebbe avvalersi della collaborazione di varie figure in ambito territoriale, al fine di dare una mano nella realizzazione di progetti sociali con il coinvolgimento di più persone. Per quanto ci riguarda, la riduzione di risorse in questo settore è sempre legata alle priorità che un’amministrazione si pone: nei nostri 5 anni, il sociale ha sempre visto aumentare le dotazioni finanziarie a disposizione: ci auguriamo si voglia continuare su questa linea. Su questo punto ci chiediamo quale sia il nesso tra mettere in discussione il modello di sviluppo e turismo in questo contesto. Siamo forse in presenza di un refuso?

I primi due punti sono da riunire in uno unico: così come sono esposti non hanno molto senso. Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare integrata, il servizio è demandato all’Unione dei Comuni che lo gestisce con apposite per il tramite delle cooperative aggiudicatarie di procedure di evidenza pubblica, per cui non si vede il senso del discorso sul coordinamento degli assistenti sociali della ASL con quelli del Comune.

Si chiede, inoltre, cosa si vuole intendere con l’espressione “creazione delle adeguate condizioni affinché le imprese esistenti sul territorio possano mantenere i propri livelli occupazionali” e soprattutto con quali strumenti operativi si intende perseguire questo difficile obiettivo.

In una programmazione sul sociale parlare di “previsioni urbanistiche e di accordi di programma in un contesto di sviluppo turistico” sottintende, a nostro giudizio, situazioni ed interessi che poco hanno a che fare con questa materia.

Per le politiche sociali, infine, appare singolare voler ricorrere ai fondi per l’inclusione, il cui impiego generalmente ha altre finalità, ma restiamo in attesa di vedere concretamente come si intenderà procedere; per il resto il programma può essere condivisibile, anche se consigliamo vivamente di acquisire le giuste informazioni, in quanto le ludoteche godono già di una buona offerta e di un adeguamento delle ore a totale carico dell’Ente. L’aspetto sul quale si dovrebbe lavorare con grande assiduità è, invece, quello legato alla ricerca di nuovi spazi che non siamo stati in grado di ampliare per carenza di strutture comunali sul territorio.

Relativamente al capitolo Scuola e politiche giovanili, per quanto ci riguarda, riteniamo che gli affidamenti di incarichi per la rilevazione degli indici di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici,  siano da riferire più alla sfera dei Lavori Pubblici che a quella della Scuola medesima. Il terzo ed il quarto paragrafo di questo capitolo sono la ripetizione identica dei primi due: ci auguriamo che la cosa non sia dovuta a scarsa attenzione nella stesura di un documento così importante per il futuro immediato della nostra Città.

Il quinto paragrafo si riferisce esclusivamente all’ordinaria amministrazione nella gestione delle Scuole, aspetto che abbiamo sempre portato avanti negli ultimi 5 anni, compatibilmente con le disponibilità di bilancio: auspichiamo si voglia proseguire in questa direzione, come pure nel costante miglioramento dei prodotti offerti ai nostri ragazzi nelle mense.

Per quanto riguarda le questioni  relative alla sicurezza, non possiamo fare a meno di rilevare come la costituzione di un apposito fondo, finanziato anche con parte degli stipendi dei futuri Amministratori, poteva essere già attivata con l’ultima variazione di bilancio votata nel Consiglio Comunale del 17 Ottobre scorso, come hanno fatto rilevare i sottoscritti Consiglieri durante la seduta e questo sia perché detta esigenza era particolarmente sentita dalla vostra parte politica, al punto da inserirla come aspetto cardine nei lavori della Commissione Sicurezza costituita nell’ultimo periodo del nostro mandato, ma anche e soprattutto per via della consistenza della cifra oggetto di variazione.

Desta qualche perplessità anche il punto b) “Adesione a programmi di vigilanza privata in ausilio delle Forze dell’Ordine sottoscrivendo appositi accordi”. Pur riconoscendo come questo obiettivo sia stato sempre perseguito dai principali esponenti di questa maggioranza, vogliamo ricordare che gli Istituti di vigilanza privata, per effettuare il loro servizio, devono perseguire necessariamente un ritorno economico e che una parte della retribuzione degli Assessori potrebbe non essere sufficiente allo scopo: la Sicurezza va assicurata a tutti i Cittadini, facendo leva soprattutto sulle Forze dell’Ordine istituzionali, che siano locali o espressione dei vari distaccamenti provinciali (Polizia Stradale, Questura).

L’implementazione del sistema di videosorveglianza è un aspetto importante che era anche al centro della nostra programmazione. Tuttavia, al fine di garantire una efficacia immediata delle immagini relative ad episodi criminosi, occorre poter contare sulla massima disponibilità degli operatori della Polizia Locale cercando di ampliare le competenze e di formare anche altri agenti su questa specifica funzione, in quanto, lo ribadiamo, le immagini registrate sono utili ai fini investigativi soltanto se visionate in tempo reale.

Siamo d’accordo sul controllo continuativo degli affitti in collaborazione con le diverse Forze dell’Ordine nonché l’attivazione di servizio di presidio costante del territorio per scongiurare il fenomeno della prostituzione (fu proprio l’Associazione Città Attiva a chiederlo all’Amministrazione Di Salvatore nel lontano 2007); anche se si tratta di un proposito di grande impatto sul piano teorico ma di complicata realizzazione dal punto di vista pratico: anche in questo caso occorre coinvolgere ai massimi livelli la Polizia Locale affinché possa alzare il livello di attenzione su questo problema, con l’opportuna collaborazione della locale Stazione dei Carabinieri.

Per quanto riguarda le iniziative culturali, suggeriamo di prendere in considerazione la possibilità di stipulare un accordo pluriennale tra il Comune di Martinsicuro e la Diocesi, per la Parrocchia S. Gabriele dell’Addolorata di Villa Rosa, al fine di rendere l’edificio della Sala Buon Pastore, adiacente alla Chiesa, una struttura idonea e abilitata alla realizzazione di spettacoli dal vivo per un pubblico di almeno 200 spettatori. Il Comune potrebbe, dietro erogazione di un contributo finalizzato alla messa a norma della struttura, riservarsi il diritto di disporre a piacimento ed in maniera completamente gratuita della struttura stessa per un numero predeterminato di giorni, per ogni anno, fino ad ammortamento del predetto contributo.

Come ultima raccomandazione, a compendio di questo nostro lavoro che vuole essere assolutamente costruttivo ed al fine di porre le basi per una convergenza armonica di tre settori nevralgici per il nostro territorio, auspichiamo che si lavori per avere, anche nel medio-lungo periodo, una Scuola che crei possibilità reali di lavoro e, a cascata, una conoscenza delle tematiche culturali e turistiche che possono rappresentare uno strumento importante per riattivare le attività economiche. Il Comune di Martinsicuro, in tale prospettiva, potrebbe operare per facilitare scambi culturali con ragazzi di lingue diverse (Es. tramite gemellaggi o vacanze studio), al fine di agevolare l’accoglienza e promuovere iniziative interculturali. Sarebbe importante valorizzare la tradizione eno-gastronomica della zona attraverso corsi di orientamento in tal senso. E’ importante creare un luogo (che sia una biblioteca o uno spazio collettivo) dove l’arte e la cultura possano essere elaborate e coltivate dai più giovani.

Auspichiamo davvero che quanto proposto in queste pagine non sia soltanto letto con atteggiamento di sufficienza, come accaduto in passato, ma diventi parte integrante dell’azione amministrativa, altrimenti il “lavorare tutti insieme” tanto caro ai vertici di questa Amministrazione Comunale diventerebbe privo di ogni senso compiuto.

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